irpef bonus detrazione

Guida sulle modalità di richiesta e le possibilità di risparmio

Anche quest’anno sarà possibile fruire del BONUS MOBILI, la detrazione fiscale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzato all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Al momento si riuscirà ad ottenere l’agevolazione per gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2024.
Il termine utile per accedere a questa offerta è stato rinnovato, quindi sarà utile conoscere tutte le informazioni, normative d’intervento e richieste da attuare per avere diritto agli incentivi correnti. Facciamo un po’ di chiarezza!

Regole dell’incentivo

Per  potere usufruire della detrazione Irpef del 50% è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni di edifici, e si deve attestare che la richiesta di avvio sia partita l’anno precedente (2018). Infatti per ottenere il bonus è necessario che la data di inizio dei lavori di ammodernamento preceda quella in cui si acquistano i beni.

Chi esegue gli interventi su più spazi architettonici ha diritto all’incentivo per ciascun appartamento anche più volte. L’importo va, infatti, riferito a ciascun ambiente oggetto di ristrutturazione.

Importo massimo di spesa

La somma totale ammessa in detrazione è di 5.000 € e deve essere considerata al netto delle spese.
E’ bene sapere che il bonus spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dallo stesso immobile oggetto di intervento edilizio (ad esempio si può rinnovare la camera da letto con lo sconto fiscale anche se i lavori riguardano il bagno) ma occorre che vengano eseguite opere di ricostruzione vere e proprie.
Ai fini del rispetto del tetto di 5.000 € si deve tener conto di eventuali acquisti effettuati in passato per lo stesso immobile.

Interventi edilizi consentiti per la detrazione

Il bonus può essere fruito dai contribuenti per opere di:

  • recupero del patrimonio edilizio
  • manutenzione straordinaria
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali e su singoli appartamenti.

Il rinnovo di aree collettive condominiali permette ai singoli condomini di detrarre, ciascuno secondo le quote personali, le spese sostenute per acquistare gli arredi delle parti comuni (guardiole, appartamento del portiere, lavatoi) ma non consente loro di defalcare le somme utilizzate per l’acquisto di beni per la propria unità immobiliare.

Il bonus non spetta quando il contribuente effettua una serie di ammodernamenti per i quali non è riconosciuta l’agevolazione fiscale, come ad esempio opere di manutenzione ordinaria: tinteggiatura di soffitti e pareti, pavimentazione nuova, infissi esterni.

Arredi detraibili

Nell’agevolazione fiscale prevista dal bonus mobili rientrano le spese per l’acquisto di:

1) MOBILI TRADIZIONALI NUOVI

  • Letti
  • Armadi
  • Cassettiere
  • Librerie
  • Scrivanie
  • Tavoli
  • Sedie
  • Comodini
  • Divani
  • Poltrone
  • Credenze
  • Materassi (anche ad uso terapeutico)
  • Arredi classici per cucina, soggiorno, camera da letto e bagni (es.: stipetti)

Non sono compresi nella detrazione i sanitari del bagno (lavabi, piatti doccia, wc e bidet) che, in caso di ristrutturazione, risultano agevolati nel bonus sul recupero edilizio.
Rigidamente escluse le acquisizioni di porte, pavimenti (per esempio parquet), tende, tendaggi e altri componenti d’arredo.
Non rientrano nell’incentivo gli acquisti di mobili usati o di antiquariato: la mobilia deve essere nuova di fabbrica.

2) ELETTRODOMESTICI BIANCHI

  • Frigoriferi
  • Congelatori
  • Lavatrici
  • Asciugatrici
  • Lavastoviglie

3) GRANDI ELETTRODOMESTICI

  • Apparecchi di cottura
  • Stufe elettriche
  • Forni a microonde
  • Piastre riscaldanti elettriche
  • Apparecchi elettrici di riscaldamento
  • Radiatori elettrici
  • Ventilatori elettrici
  • Apparecchi per condizionamento, ventilazione e l’estrazione d’aria

Tutti i dispositivi riguardanti le due categorie dovranno essere rigorosamente nuovi e di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) come rilevabile da etichetta energetica.

4) COMPLEMENTI DI ARREDO E APPARECCHI D’ILLUMINAZIONE

Gli oggetti appartenenti ad ambedue le tipologie dovranno risultare necessari alle opere di ristrutturazione (come lampade o faretti). Ovviamente estromessi elementi antichi e non conformi alle norme di riqualificazione.

Nell’importo delle spese sostenute per gli acquisti si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni, purché tali compere siano state effettuate con le modalità di pagamento richieste per usufruire del bonus. Vediamo quali sono.

Modalità di pagamento

L’incentivo si ottiene indicando le opere sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) ed effettuando versamenti con bonifico o carta di credito o debito. Sono validi, infatti, i metodi di pagamento tracciabili alla maniera degli accrediti bancari e postali (bonifici parlanti) sui quali va indicato:

  • causale del versamento relativa ai lavori di ristrutturazione;
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • numero di partita IVA e codice fiscale del soggetto del venditore o del produttore.

Medesimo iter deve essere osservato per le spese di trasporto e montaggio dei beni agevolati.
Non è consentito effettuare l’acquisto mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

In compenso l’agevolazione è ammessa anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati con il finanziamento a rate, a condizione che la società che lo eroga paghi a sua volta la somma con strumenti tracciabili e consegni all’acquirente copie della ricevuta del pagamento effettuato per suo conto.

Rispettando tutte queste prescrizioni il bonus può essere fruito anche nel caso di acquisti fatti all’estero, documentando la transizione con fattura e utilizzando strumenti tracciabili, quali bonifici, carte di credito e bancomat.

Documentazione fiscale

Ai fini della dichiarazione dei redditi andranno allegati e conservati alcuni specifici incartamenti:

– ATTESTAZIONI DEL PAGAMENTO

  1. Ricevute del bonifico bancario
  2. Ricevute di scontrini fiscali attestanti l’avvenuta transazione (per pagamenti con carta di credito o di debito
  3. Documenti di addebito sul conto corrente

– FATTURE DI ACQUISTO
Contenenti  natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi acquistati.

In caso di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, coloro che hanno richiesto ed ottenuto il riconoscimento dell’agevolazione fiscale dovranno poter presentare una dettagliata lista di documentazioni che attesti il reale acquisto del mobilio.

Nello specifico per chi ha preferito l’utilizzo di bonifico bancario deve conservare:

  • fattura del negozio dove ha effettuato l’acquisto
  • ricevuta del bonifico di pagamento.

Chi invece ha eseguito la transazione con carta di credito o tramite POS serberà:

  • scontrini fiscali
  • ricevute di pagamento
  • fotocopie dell’estratto conto riportanti l’addebito delle somme versate.

Opere di ammodernamento non soggette alla richiesta

Gli interventi per i quali si usufruisce della detrazione del 65%, finalizzati all’efficienza energetica (ad esempio sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, installazione di pannelli solari, riqualificazione energetica di edifici esistenti) non consentono di poter ottenere la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Invece qualora venga sostituita la caldaia, un tipo di intervento di manutenzione straordinaria particolarmente richiesto, si attesterebbe un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente, cosa che permetterebbe di accedere al bonus.
Inoltre la norma, in caso di decesso del contribuente, non prevede il trasferimento agli eredi della detrazione non utilizzata in tutto o in parte.

Si evince che, mettendo in pratica le chiare e precise modalità di richiesta, si potrà ottenere facilmente il bonus, non dimenticando il termine della detrazione.
Un ulteriore aspetto da non sottovalutare, oltre all’ingente possibilità di risparmio, è la prospettiva di rinnovare, anche in toto, gli arredi della propria casa. Operazione che, nonostante i cavilli burocratici, risulterà  estremamente divertente e per di più particolarmente creativa.

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